STORIA DELLA MAGIA


Il termine magia deriva da un vocabolo con cui venivano chiamati, nell'antica Grecia i "Magi", antichi sacerdoti della Persia.
Essi vantavano capacità di dominare con la volontà le forze della natura mediante il ricorso di arti occulte.
Fin dalle antiche civiltà sono esistite credenze e pratiche magiche dell'occultismo, della superstizione, della stregoneria e fin dagli albori si usavano le varie fasi lunari per praticarla.
Una delle maggiori civiltà a praticare la magia fu quella degli Egizi.
Sono stati trovati papiri scritti in greco, copto e domiotico che contengono formule magiche per le varie questioni. Un famoso testo di questo popolo è "Il libro dei morti", un insieme di incantesimi che aiutano l'uomo a passare dalla morte alla vita eterna.
Per gli Egizi la natura non è inanimata e non è sottoposta a leggi ma è l'unione delle tante vite passate dell'uomo che si manifestano nel contemporaneo.
Essi furono i primi ad applicare agli astri, ai colori, alle forme geometriche una valenza magica e ad utilizzare magia cerimoniale che si struttura in:
  • utilizzare parole magiche che hanno il potere di comandare gli spiriti
  • uso di bacchette magiche
  • creazione di un cerchio magico di potere che serviva a difendere l'operatore dall'influenza di spiriti maligni
  • l'utilizzo di amuleti e talismani durante i rituali
  • l'uso degli astri (astrologia) per le varie pratiche magiche
Questa ARTE si è tramandata nei secoli fino ad arrivare alla civiltà greco-romana dove ci sono testimonianze riguardo a rituali di teurgia derivante dalle antiche pratiche egizie.
In questa civiltà comincia a delinearsi un' attività magica più varia come la negromanzia, uccisioni a distanza, animali parlanti, statue che si animano, filtri d'amore e talismani.
Anche dopo l'avvento del Cristianesimo, per eccellenza la religione antimagica, le arti occulte continuavano ad essere praticate.
Tra il secolo XV e XVII secolo si ha una grande rinascita dell'interesse per l'occultismo e se ne fa un uso praticamente quotidiano anche nelle corti dei potenti. Nel Rinascimento Cornelio Agrippa von Nettesheim definisce la magia come scienza perfetta e fu uno dei primi a dividerla in: naturale, celeste, cerimoniale.
Questa pratica rallenta nel secolo dei Lumi con Francesco Bacone, precursore della condanna magica del tempo.
La magia inizia un incredibile declino anche se non scomparirà mai totalmente in quanto veniva praticata nelle campagne nel segreto dei boschi delle vecchie streghe popolari.
Nonostante ciò le figure di maghi e streghe sono presenti nella letteratura dell'epoca come nel Macbeth e La Tempesta di William Shakespear, nell' Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e ne La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
E' nel XIX secolo che ritorna e rinasce un interesse per tutto l'occultismo e l'esoterismo magico.
In questo periodo, grazie ai vari occultisti, nascono delle "società segrete"nelle quali la magia aveva un ruolo fondamentale. Di queste società ne fanno parte i Rosa Croce, l'Ordine Ermetico dei Golden Down, l'ORDO TEMPLIS ORIENTIS considerata tutt'oggi la maggiore e migliore scuola di magia che possa esistere.
Da questo momento rinasce lo studio e la pratica della magia ma, rispetto all'antichità, nascono più correnti magiche che si riallacciano alle varie tradizioni ermetiche, cabalistiche, astrologiche, alchemiche e mitologiche.
I maggiori precursori occultisti da cui nascono i vari gruppi e associazioni sono: Madame Blavotsky, Gerald Gardner, Dion Fortune, Eusepia Palladino ed altri da cui nascono correnti come la New Age, Wicca, Stregoneria Tradizionale, Neopaganesimo e chi più ne ha più ne metta.

Solitamente quando si parla di magia si parla di tutto ciò che con la scienza non si riesce a spiegare.

In magia si è soliti definire le varie pratiche per colori, cosa che io invece non amo assolutamente fare in quanto ogni atto magico è un potere che viene utilizzato per modificare qualcosa che non ha colore. Ad ogni modo abbiamo diversi tipi di magia a seconda dell'uso che se ne fa.
MAGIA BIANCA quando il fine dell'operatore è volto a scopi benefici e in questo gruppo troviamo tutti quegli incantesimi di protezione, esorcismo, guarigione, di abbondanza e via discorrendo.
MAGIA ROSSA è quella che sta in mezzo e non è considerata né buona né cattiva in quanto essa opera sui sentimenti che siano d'amore, di amicizia o rispetto ma, ad esempio, portare pace all'interno di una famiglia è positiva mentre legare qualcuno che per noi non prova nulla è negativa quindi essa si definisce per buona o cattiva in base al tipo di incantesimo che si andrà ad eseguire.
MAGIA VERDE è quella in cui si attinge potere magico dalla Natura.
MAGIA NERA quando il fine dell'operatore è puramente a scopo distruttivo verso il soggetto.
Come precedentemente detto, io personalmente non amo classificare la magia per colori perché, ad esempio, se vado a separare due persone di cui una è succube dell'altra e subisce continue angherie ma non riesce a distaccarsene per mille motivi ecco che, secondo me, qui non si può parlare di magia nera.

Ogni pratica magica ha comunque delle regole base da cui non si può assolutamente prescindere. Essendo però la magia l'esperienza di un potere soprannaturale, si possono distinguere ulteriori tipi di magia:
  • MAGIA PRATICA utilizza i poteri magici per gli sopi giornalieri. E' noto l'uso di questa pratica da parte di Heinrich Himmler che usava i maghi, soprattutto cerimoniali, per favorire l'Armata del Terzo Reich.
  • MAGIA GNOSTICA è rappresentata dal vecchio detto "sapere è potere". Essa ritiene che il sapere esoterico possa portare a livelli più alti della coscienza. Un caso conosciuto è La Fraternità di Urantia per la quale il sapere migliora la qualità di vita dell'adepto.
  • MAGIA EVOCATORIA mira a evocare spiriti, angeli, demoni, spiriti della natura, divinità magiche della mitologia antica a cui chiedere servigio per conoscenze segrete. E' il caso di Dione Fortune fondatrice della Society of the Inner Light.
  • MAGIA DELLA VITA mira a vincere la morte spirituale e arrivare alla vita eterna con l'ascesi superiore senza passare per le varie reincarnazioni ed è quella forma di magia che fa l'utilizzo del seme e del concepimento solo a scopo ascetico.
La ritualità di un mago è la massima espressione della magia. Il mago, durante un rituale, ha la capacità con i propri poteri di modificare la linea del destino, da qui la famosa formula "COME IN ALTO COSì IN BASSO E COME DENTRO COSì FUORI"

2 commenti:

  1. Fantastico articolo! Molto chiara e direi sommariamente esaustiva! Veramente bello!😊💖

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  2. Grazie mille! 🙏. Non mi sono dilungata troppo sulla storia perchè altrimenti non avrei finito più...ho cercato di stimolare quella piccola curiosità che poi porta a fare ricerche personali.

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