Alzi la mano chi, ogni tanto, dice di "sentirsi strano" e non sapere cosa c'è; si ha solo la sensazione di pesantezza e di noia generalizzata che magari non ci si riesce a spiegare.
Bene...credo che questa sensazione, chi più chi meno, la proviamo un po' tutti e se, a volte, è sintomo di stanchezza fisica e basta altre volte rappresenta un forte accumulo di "energie negative" che "scaricano" letteralmente il nostro essere. Per ricaricarci c'è un sistema magico che io uso davvero molto spesso soprattutto dopo lavori magici parecchio pesanti. Questo metodo è una bella purificazione con due candele: una bianca è una nera.
Io ho sempre a portata di mano un pacchettino di candele bicolore metà bianca e metà nera che si trovano negli store esoterici perché così ne uso una sola e immetto tutta l'energia lì ma capisco che soprattutto chi è agli inizi non ha una dispensa magica fornita e quindi vanno benissimo due candele diverse. Io, per avere una bella dispensa, ci ho messo più di un anno perché ogni tanto prendevo un pezzo e ancora non la reputo completa.
Ma vediamo come fare questo semplice ma efficacissimo incantesimo.
OCCORRENTE
1candela bicolore bianca/nera oppure 1candela bianca e 1 candela nera, olio da unzione, incenso, incisore, salvia, foglietto di carta, inchiostro blu.
SVOLGIMENTO
Innanzitutto incidiamo sulla candela o parte bianca un pentacolo o un simbolo a voi più vicino di purificazione.
Sulla candela o parte nera incidiamo una croce a bracci uguali.
Sul retro incidere il proprio nome.
Ungere le candele con olio.
Sul foglietto sotto i vostri dati scrivere un intento più breve e preciso possibile da sintetizzare ciò che volete che accada alla vostra persona.
Mettete il foglietto sotto le candele o sotto l'unica candela bicolore e create un cerchio con la salvia intorno ad esse.
Accendere la candela, o accendere le due candele partendo dalla bianca, dicendo:
"candela bianca, fonte di purificazione, che la tua luce mi sia da protezione. Tu il negativo brucerai e dal male mi libererai.
Candela nera e antiche iatture, liberate il vostro potere. Capovolgete il flusso dei sortilegi passati, pena e sofferenza lasciate nei tempi andati"
Lasciate andare il tutto e alla fine bruciare il foglietto se non è stato bruciato o abbracciato dalla cera delle candele.
Vedrete che già qualche ora dopo vi sentirete meglio.
Questo incantesimo non ha un tempo preciso per essere svolto. Lo potete fare tutte le volte che vi sentite appesantiti perché in Luna Crescente attirerà su di voi le energie positive e vi darà vigore mentre in Luna Calante andrà a ripulire tutto il vostro corpo astrale e fisico dalle vibrazioni negative accumulate.
(Foto presa dal web, incantesimo dal mio grimorio)
mercoledì 29 maggio 2019
venerdì 17 maggio 2019
La Ruota della Fortuna
Questo incantesimo nasce da un'idea che ho avuto in un periodo in cui le cose da "sistemare" erano troppe e non sapevo proprio dove mettere le mani.
Cercai un sacco di incantesimi al riguardo e tutti quanti, chi per un verso e chi per l'altro, non soddisfacevano affatto le mie esigenze; avrei dovuto fare un incantesimo per volta ma quale? Tutti mi sembravano importanti e non riuscivo a scegliere cosa fare. Poi, per scherzo, mio marito mi disse:<<Chiudi gli occhi, lancia un dado e vedi dove ti cade e a quello metti mano!>>
😏🎯Uhmm ideonaaaaa!!! Avrei lasciato scegliere al Fato cosa sistemare prima!
Mi inventai una sorta di Ruota della Fortuna...chi è bravo manualmente può costruirla facendo in modo che ruoti su se stessa con un ago che determina il risultato, io invece, che a fatto di manualità sto messa maluccio, costruii una ruota, la divisi in spicchi colorati (tanti quanti erano i problemi da risolvere) e colorai ogni spicchio del colore adatto al problema da risolvere...i colori sono importanti è vero ma non sono fondamentali...se si ha molta fantasia si può creare una Ruota bellissima piena di particolari...ma, nel mio caso, io la feci semplicissima: spicchi colorati e scritta in Uniposca bianco del problema. Davanti scrissi il problema e dietro invece colorai solamente facendo attenzione che il colore degli spicchi fosse identico.
Non venne bella ma fu molto funzionale.
Al centro della ruota lasciai uno spazio vuoto per poterci mettere una tealight bianca per attivarla.
Poi, una volta attivata, la girai sotto sopra la roteai più volte e, visto che io non avevo un ago e chiesi che il primo problema da risolvere doveva essere quello dritto a me, la bloccai vedendo cosa avesse scelto il Fato per me. Presi la candela del colore che mi serviva, la incisi col problema e ci misi sopra le erbe adatte. La accesi e la lasciai andare.
Ovviamente con cerchio e compagnia bella.
Finito, attaccai un cartoncino bianco con su scritto GRAZIE e la mia firma col nome da strega.
A mano a mano gli Dei hanno risolto il problema che hanno ritenuto importante in quel momento.
Detto ciò... passo a spiegarvi l'incantesimo...
OCCORRENTE
cartoncino tipo F4 o più spesso, compasso, righello, colori, 2 chiodini fermacarte se riuscite a creare una ruota doppia che gira altrimenti ne basta 1 da mettere al centro, candele colorate (tipo gialla per superare un esame difficilissimo, blu per un aumento di soldi, rossa per riprendersi da un periodo di stress, rosa per far fare pace a mamma e chicca che hanno bisticciato, verde perché serve una macchina nuova perché quella che ho mi sta lasciando a piedi...), Erbe adatte ai problemi da risolvere (aiutatevi o con un buon libro o andate sull'argomento in questo blog), tealight bianca, olio da unzione, incisore per candele, colore indelebile bianco/nero che scriva sopra le parti colorate.
SVOLGIMENTO
Create la vostra Ruota della Fortuna e attivatela ponendo al centro una tealight bianca unta con olio da unzione.
Create il vostro cerchio e imponete le mani sul vostro strumento divinatorio. Pregate gli Dèi affinché scelgano per voi ciò che è meglio fare in quel momento.
Respirate e concetratevi e quando siete pronti girate più volte la Ruota anche ad occhi chiusi 🙈.
Una volta che gli Dèi vi hanno suggerito cosa fare, lasciate andare la tealight e preparatevi per il problema da risolvere.
Procuratevi poi la candela del giusto colore e preparatela opportunamente per il giorno giusto.
Se avete un Altare fisso lasciate tutto lì fin quando dovrete eseguire l'incanto.
Il giorno dell'incanto mettete un piattino sopra lo spicchio del problema che dovete risolvere e accendete la candela.
I residui di cera vi indicheranno se il problema si risolverà in breve o lungo periodo (più si hanno residui di cera maggiore è la probabilità che ci voglia molto tempo per risolvere il problema se anche non deve essere ripetuto).
Se avete un Altare Mobile invece togliete tutto e rimettete sia la Ruota che la candela sull'Altare il giorno adatto.
Appena il problema si sarà risolto creare un foglietto bianco con la scritta GRAZIE da attaccare sopra lo spicchio.
Fate questo incantesimo per ogni problema. Se la Ruota si fermasse su un problema risolto riprovate a girare e se continua a fermarsi lì passate al problema che si trova sullo spicchio di destra subito accanto. (È importante andare sempre in senso orario).
PERIODO scegliete un periodo di Luna Crescente.
Terminata la Ruota potete o disattivarla e gettarla nel cassone della carta (sempreper il solito discorso che non mi va di inquinare o rischiare di attappare fogne o wc) e a quel punto ringraziare gli Dèi che vi hanno aiutato.
venerdì 3 maggio 2019
Simbolo della croce
La Croce
Questo simbolo è formato inizialmente da due segmenti intersecati a 90°esattamente al centro di ogni segmento.
Inizialmente essa nasce all'interno di un cerchio per dividerlo in quattro settori uguali; il cerchio⭕simboleggia il ☀️ Sole e raggi ➕ ne indicano la sua rotazione.
Addirittura la Croce Svastica (che vedete nel disegno sotto la prima), che è in realtà di origine indiana, ha un simbolismo completamente diverso da quello che gli è stato dato durante il periodo del Nazi-Fascismo. Essa altro non è che la stilizzazione della prima dove le alette sono gli archi del cerchio.
Nel simbolo della croce la linea verticale | indica la vita quindi ha una polarità positiva, la linea orizzontale -- indica la morte quindi polarità negativa. Questa linea è inoltre la linea di confine tra i due regni: quello terreno e quello dell'oltretomba.
Il segmento verticale| mette in comunicazione entrambe i regni collegando il basso all'alto. Il punto di intersezione rappresenta il Principio Universale dove gli opposti diventano complementari e tutto uno.
Questo simbolo può essere ricollegato all'albero della vita rappresentando il Macrocosmo e il Microcosmo.
Esistono diversi tipi di croce: celtica, di Ankh, Tau, Cristiana.
La croce di Ankh, nel disegno è quella che ha un occhiello in alto (la prima in alto a destra). Esso simboleggia la vita, il Dio che dona energia e vita all'essere ed esso lo accetta (sembra quasi un uomo con le braccia aperte pronto ad accogliere il divino).
Il Tau, ha un duplice significato. Da una parte può rappresentare la forza riproduttrice di un animale con le corna come può essere il toro o l'ariete, due animali associati al vigore e al coraggio; dall'altra parte abbiamo il significato della Croce Equinoziale, ed in magia gli Equinozi sono due momenti annuali carichi di potere in quanto le porte dei due mondi si aprono e vivi e morti, esseri umani e esseri fatati/divini si incontrano.
La Croce Celtica l'ultima in basso a sinistra, rappresentail più alto simbolo della conoscenza iniziatica. Abbiamo l'unione dei 4 Elementi che compongono la Natura che vanno ad unirsi all'interno del cerchio che rappresenta il quinto Elemento, lo Spirito; inoltre rappresenta i 4punti cardinali quindi le quattro vie e quindi le strade che ogni uomo può percorrere e il suo equilibrio in ogni scelta fatta.
La Croce Cristiana che tutti conosciamo, ha alzato il segmento orizzontale ✝ ponendo così Dio sopra ogni cosa. Dopo la morte è è surrezione di Cristo esso è diventato di dominio sulla morte stessa.
Quindi in sintesi, ogni religione ha la sua croce (non dimentichiamo: svastica=religione indiana simbolo del dio Sole), ma sostanzialmente indicano tutte una cosa sola: l'equilibrio che in Natura, sia divina che umana, ci deve sempre essere.
Nelle pratiche magiche è importante non tralasciare questo simbolo in quanto suggella l'unione del mago col divino e l'unione del Macrocosmo (universo) col Microcosmo (vita terrena) da qui la formula COME IN ALTO COSÌ IN BASSO, COME NEL MACROCOSMO COSÌ NEL MICROCOSMO.
Questa formula indica che, grazie alla nostra unione col divino, ciò che creiamo in alto (cioè nel Macrocosmo) lo riportiamo in basso (nel Microcosmo cioè nella vita giornaliera).
Altro significato è la X, Croce di San Andrea, essa moltiplica gioie e dolori inflitti o bandisce.
Nell'antica Grecia questo simbolo era rappresentato da una V, rappresenta la discesa del potere divino, con una ^, cioè l'ascesa dell'uomo al divino; unite danno una X che in latino è il simbolo del 10 quindi del compimento ed è simbolo moltiplicatore dell'unione di Re e Regina moltiplicando così gioie e dolori.
giovedì 2 maggio 2019
Gli Elementali
Come avevo preannunciato in uno dei primi post oggi voglio parlarvi degli ELEMENTALI. Che cosa sono e chi sono.
Ogni punto cardinale, oltre ad avere il suo colore e il suo simbolo, ha il suo Elementale e il suo "guardiano". In poche parole sono gli "spiriti" che vivono in quel punto e si fondono tra loro nella quotidiantità ma quando creiamo il cerchio di protezione ogni Elementale ed ogni guardiano si posiziona al proprio posto e protegge noi e il nostro operato da attacchi esterni. Alcuni operatori lavorano solo con Loro e il loro potere mentre altri li chiamano in aggiunta ad altre divinità. Io sono una di quelle che lavora con Loro in aggiunta ad altre divinità. Basandomi sulla mia esperienza personale posso dirvi che fin da piccola ho avuto un'affinità particolare con l'Elementale del 🔥 cioè le Salamandre mentre da un periodo a questa parte nei miei rituali è molto presente l'Elementale dell'💧cioè le Ondine.
Iniziamo a parlare di Loro e conoscerli un pochettino meglio.
Chi possiede un caminetto o ha avuto la fortuna di passare le fredde serate accoccolati nelle coperte al buio riscaldati dalla fiamma del caminetto ha sicuramente incontrato, almeno una volta, questi meravigliosi spiriti. Esse, tra le fiamme danzano e si divertono. Sono quelle fiamme più intense delle altre che ogni tanto compaiono anche cambiando colore e forma. Chi ha una stufa a legna o un camino sa che ogni tanto ci sono delle lingue di fuoco che fanno più rumore e, ad un certo punto, si placano. Ecco...sono loro.
Per chi invece non ha avuto questa grande fortuna perché vive in citta in un appartamento le incontra nelle fiamme delle candele quando queste assumono un colore azzurrino al centro o, in assenza di aria, cominciano a tremolare o fare avanti e indietro. Più di qualche volta mi è capitato di vedere, all'interno dello stesso ambiente senza aria che muovesse le fiamme, ballare la candela che rappresentava le Salamandre e stare fermissima quella del rituale.
La loro è una natura "solare".
Sono costituite da energia purissima e fulgida per cui hanno un aspetto cangiante e inafferrabile, mentre il loro carattere "focoso" le rende difficilmente controllabili. Esse, come tutti gli Spiriti, possono essere buone ma anche di natura distruttiva...basti pensare agli incendi che non si riescono a controllare.
Ciò non significa che l'uso sapiente di questa energia non possa procurare molti vantaggi soprattutto di ordine spirituale poiché è noto come il fuoco nel fare terra bruciata compia un'opera di catarsi radicale tanto che la quasi totalità deielle cerimonie magiche non prescinde mai dalla presenza Delle fiamme che esse siano semplici candele o un grande braciere.
L'espressione delle Silfidi è fiera nella sua bellezza ultraterrena come quella delle Walkirie. Sono i Deva dell'Aria, impalpabili, leggere, mutevoli di forma evanescente pronte a rincorrersi nel vento emettendo striduli fischi.
Sembra che esse siano dotate di ali. Si dice che molti rovesci di fortuna e situazioni particolarmente instabili vadano imputati a questi volubili esseri molto più difficili da controllare dei loro fratelli.
Essendo connaturali dell'Aria vengono messe in analogia con l'Oriente e quindi con tutte quelle cerimonie stagionali di inizio e di rinascita. La primavera è il momento ideale per parlare con Loro lasciandosi accarezzare il viso dalle folate di vento che quando sono sferzanti vogliono ammonirci o metterci in guardia su un eventuale pericolo.
La visione di questi magnifici esseri pare sia spettacolare durante i temporali. In queste condizioni la loro forma di intensifica raggiungendo la saturazione del bianco mentre il loro movimento all'interno delle nubi sembra incrementare l'elettromagnetismo dell'aria già saettante di fulmini.
Amano volteggiare nell'aria ad altezze vertiginose emettendo grida scurissime e sfidano chi osa mettersi contro di loro tanto che molti incidenti aerei sembra possano essere imputati proprio a loro in quanto coinvolgono nei loro giochi fino alle conseguenze catastrofiche.
Sono di aspetto molto scarno e l'insieme della loro figura dà l'impressione di vecchiezza macilenta.
Quando pensiamo a loro pensiamo ai nanetti di Biancaneve o, chi ha la mia età, si può pensare a David Gnomo (cartone animato anni '80); invece non si tratta di essereni particolarmente affidabili, come invece lo sono i Folletti.
Si ipotizza che Essi arrivino dall'antica Lemuria.
La loro è una natura saturnina ed è per questa ragione che l'inverno sembra essere il periodo più idoneo per cercare contatti con loro e favori. Da Halloween a Samhain, e cioè da fine ottobre a fine dicembre, si potranno richiamare questi Elementale con le cerimonie tipiche legate alla terra usando l'orazione devozionale al loro sovrano chiamato Geb.
Attenzione però ad evocarli se non è strettamente necessario perché sono molto irritabili e ombrosi a causa degli scarsi contatti con gli uomini. Se poi ci mostriamo cortesi è davvero amanti e rispettosi della natura, dichiarando affetto ai propri abitanti, essi diverranno fedeli amici e dispensatori di molti beni.
Nell'antica Grecia erano chiamate Nereidi. Esiodo ne contava ben 50 e Omero cita Apseide nell'Odissea.
I popoli germanici le definirono con nome Ondine e dissero che erano figlie del Dio del mare Aegie e di Tanto sua moglie e sorella.
Erano comunque invariabilmente rappresentate come splendide fanciulle spesso del tutto nude a cavallo di animali fantastici o tritoni.
Il loro compito era quello di preservare le navi dai naufragi e di salvare la vita ai marinai.
Tuttavia le Ondine appartenendo all'elemento acqua non sono soltanto le abitatrici del mare ma anche dei fiumi, dei laghi, Delle cascate e degli specchi d'acqua in generale. Essendo associate al punto cardinale Ovest, il loro momento evocativo è l'autunno e più precisamente l'equinozio.
Le cerimonie evocative sono quelle tipiche dell'elemento a cui appartengono. Esse ci aiutano a scendere in profondità dell'abisso della nostra anima con la conseguente liberazione dell'energia repressa.
La translucida forma delle Ondine le fa apparire di una bellezza entusiasmante, viva e mobilissima.
Grande è la loro capacità di assorbimento e smaltimento delle energie circostanti di cui si nutrono e costituiscono. Questo processo esalta le doti di magnetismo e le rende udibili all'orecchio esperto perché aumentando il ritmo del loro movimento liberano un canto lamentoso e struggente.
I colori delle auree vanno dal bianco perla al rosa, al violetto chiaro ma quando sono troppo numerose le une accanto alle altre non è facile distinguerne il preciso cromatismo.
Esse possono essere visibili anche sul pelo dell'acqua quando gli uccelli sfiorano l'acqua per procacciare il cibo.
Ogni punto cardinale, oltre ad avere il suo colore e il suo simbolo, ha il suo Elementale e il suo "guardiano". In poche parole sono gli "spiriti" che vivono in quel punto e si fondono tra loro nella quotidiantità ma quando creiamo il cerchio di protezione ogni Elementale ed ogni guardiano si posiziona al proprio posto e protegge noi e il nostro operato da attacchi esterni. Alcuni operatori lavorano solo con Loro e il loro potere mentre altri li chiamano in aggiunta ad altre divinità. Io sono una di quelle che lavora con Loro in aggiunta ad altre divinità. Basandomi sulla mia esperienza personale posso dirvi che fin da piccola ho avuto un'affinità particolare con l'Elementale del 🔥 cioè le Salamandre mentre da un periodo a questa parte nei miei rituali è molto presente l'Elementale dell'💧cioè le Ondine.
Iniziamo a parlare di Loro e conoscerli un pochettino meglio.
Le SALAMANDRE
Chi possiede un caminetto o ha avuto la fortuna di passare le fredde serate accoccolati nelle coperte al buio riscaldati dalla fiamma del caminetto ha sicuramente incontrato, almeno una volta, questi meravigliosi spiriti. Esse, tra le fiamme danzano e si divertono. Sono quelle fiamme più intense delle altre che ogni tanto compaiono anche cambiando colore e forma. Chi ha una stufa a legna o un camino sa che ogni tanto ci sono delle lingue di fuoco che fanno più rumore e, ad un certo punto, si placano. Ecco...sono loro.
Per chi invece non ha avuto questa grande fortuna perché vive in citta in un appartamento le incontra nelle fiamme delle candele quando queste assumono un colore azzurrino al centro o, in assenza di aria, cominciano a tremolare o fare avanti e indietro. Più di qualche volta mi è capitato di vedere, all'interno dello stesso ambiente senza aria che muovesse le fiamme, ballare la candela che rappresentava le Salamandre e stare fermissima quella del rituale.
La loro è una natura "solare".
Sono costituite da energia purissima e fulgida per cui hanno un aspetto cangiante e inafferrabile, mentre il loro carattere "focoso" le rende difficilmente controllabili. Esse, come tutti gli Spiriti, possono essere buone ma anche di natura distruttiva...basti pensare agli incendi che non si riescono a controllare.
Ciò non significa che l'uso sapiente di questa energia non possa procurare molti vantaggi soprattutto di ordine spirituale poiché è noto come il fuoco nel fare terra bruciata compia un'opera di catarsi radicale tanto che la quasi totalità deielle cerimonie magiche non prescinde mai dalla presenza Delle fiamme che esse siano semplici candele o un grande braciere.
Le SILFIDI
Sembra che esse siano dotate di ali. Si dice che molti rovesci di fortuna e situazioni particolarmente instabili vadano imputati a questi volubili esseri molto più difficili da controllare dei loro fratelli.
Essendo connaturali dell'Aria vengono messe in analogia con l'Oriente e quindi con tutte quelle cerimonie stagionali di inizio e di rinascita. La primavera è il momento ideale per parlare con Loro lasciandosi accarezzare il viso dalle folate di vento che quando sono sferzanti vogliono ammonirci o metterci in guardia su un eventuale pericolo.
La visione di questi magnifici esseri pare sia spettacolare durante i temporali. In queste condizioni la loro forma di intensifica raggiungendo la saturazione del bianco mentre il loro movimento all'interno delle nubi sembra incrementare l'elettromagnetismo dell'aria già saettante di fulmini.
Amano volteggiare nell'aria ad altezze vertiginose emettendo grida scurissime e sfidano chi osa mettersi contro di loro tanto che molti incidenti aerei sembra possano essere imputati proprio a loro in quanto coinvolgono nei loro giochi fino alle conseguenze catastrofiche.
Con la parola gnomo si intende identificare una creatura antropomorfa di piccole dimensioni legato all'elemento terra.
Essi vivono negli anfratti della terra, nelle caverne, sui picchi delle montagne, tra le rocce e ovunque vi siacanalogia con la loro natura tellurica.
Essi vivono negli anfratti della terra, nelle caverne, sui picchi delle montagne, tra le rocce e ovunque vi siacanalogia con la loro natura tellurica.
Quando pensiamo a loro pensiamo ai nanetti di Biancaneve o, chi ha la mia età, si può pensare a David Gnomo (cartone animato anni '80); invece non si tratta di essereni particolarmente affidabili, come invece lo sono i Folletti.
Si ipotizza che Essi arrivino dall'antica Lemuria.
La loro è una natura saturnina ed è per questa ragione che l'inverno sembra essere il periodo più idoneo per cercare contatti con loro e favori. Da Halloween a Samhain, e cioè da fine ottobre a fine dicembre, si potranno richiamare questi Elementale con le cerimonie tipiche legate alla terra usando l'orazione devozionale al loro sovrano chiamato Geb.
Attenzione però ad evocarli se non è strettamente necessario perché sono molto irritabili e ombrosi a causa degli scarsi contatti con gli uomini. Se poi ci mostriamo cortesi è davvero amanti e rispettosi della natura, dichiarando affetto ai propri abitanti, essi diverranno fedeli amici e dispensatori di molti beni.
Le Ondine
Nell'antica Grecia erano chiamate Nereidi. Esiodo ne contava ben 50 e Omero cita Apseide nell'Odissea.
I popoli germanici le definirono con nome Ondine e dissero che erano figlie del Dio del mare Aegie e di Tanto sua moglie e sorella.
Erano comunque invariabilmente rappresentate come splendide fanciulle spesso del tutto nude a cavallo di animali fantastici o tritoni.
Il loro compito era quello di preservare le navi dai naufragi e di salvare la vita ai marinai.
Tuttavia le Ondine appartenendo all'elemento acqua non sono soltanto le abitatrici del mare ma anche dei fiumi, dei laghi, Delle cascate e degli specchi d'acqua in generale. Essendo associate al punto cardinale Ovest, il loro momento evocativo è l'autunno e più precisamente l'equinozio.
Le cerimonie evocative sono quelle tipiche dell'elemento a cui appartengono. Esse ci aiutano a scendere in profondità dell'abisso della nostra anima con la conseguente liberazione dell'energia repressa.
La translucida forma delle Ondine le fa apparire di una bellezza entusiasmante, viva e mobilissima.
Grande è la loro capacità di assorbimento e smaltimento delle energie circostanti di cui si nutrono e costituiscono. Questo processo esalta le doti di magnetismo e le rende udibili all'orecchio esperto perché aumentando il ritmo del loro movimento liberano un canto lamentoso e struggente.
I colori delle auree vanno dal bianco perla al rosa, al violetto chiaro ma quando sono troppo numerose le une accanto alle altre non è facile distinguerne il preciso cromatismo.
Esse possono essere visibili anche sul pelo dell'acqua quando gli uccelli sfiorano l'acqua per procacciare il cibo.
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