giovedì 28 dicembre 2023

L'albero dei soldi 💰🤑

 


Per questo incantesimo si può sfruttare il simbolismo della crescita del denaro in un albero sempre rigoglioso e da cui attingere del denaro ogni giorno.
In magia tutto è possibile anche fare crescere i soldi sugli alberi.
Per questo incantesimo però è necessario che voi compriate un albero di pietre; se ne trovano molti in commercio e io ne ho preso uno di ambra e tutto color oro.
Per prendere il vostro albero 🌲 dei soldi 💰 prendervi del tempo, non vi affrettate e quando avrete visto quello che è più in sintonia con voi lo comprerete.
Una volta arrivato a casa va purificato e caricato dell'energia intenzionale.
Lavatelo o con Acqua Florida (una speciale acqua di origine hoodoo che si trova in commercio e che si usa tra le altre cose per purificare oggetti e ambienti) oppure con acqua e un cucchiaino di ammoniaca, in questo caso però dovrete assicurarvi che le pietre non si rovinino oppure semplicemente con acqua e sale esorcizzato. Fatto questo accendete un bastoncino di incenso o alla salvia o al palo santo e fumigare l'intero albero.
Quando l'albero sarà pronto per il vostro scopo iniziate il vero e proprio incantesimo.
Occorrente: l'albero dei soldi, lenticchie, una banconota, noce moscata, una riproduzione dell'asso di denari, una ciotola di vetro o un piatto, una matita, olio essenziale di cannella, una candela dorata.
Esecuzione: come prima cosa preparate sia i soldi che la carta che faranno da calamita al denaro che dovrà entrare.
Sulla carta scriverete
Nella sorte io confido
In te ora credo
Dentro di te
L'abbondanza di denaro che arriva a me.
E vi apponete la vostra firma che prenda tutta la carta.
Sulla banconota invece qualunque taglio abbia create con la matita quattro zeri a rappresentare le direzioni da cui arriva il denaro e per ogni zero dite:
Da Nord arriva il denaro
Da Est arriva il denaro
Da Sud arriva il denaro
Da Ovest arriva il denaro
Da ogni dove ho la protezione di Giove
che soldi in tasca mi fa avere
E soldi su me fa cadere.
Negli ultimi due zeri create il disegno dell'infinito♾️
Prendete l'olio alla cannella, ungetevi le mani (non troppo) e rotolate la banconota tra esse pensando a come arriveranno i soldi durante questo anno e che non rimarrete mai senza liquidi.
Fate la stessa cosa con la carta dell'Asso di denari.
Dentro la ciotola mettete prima la carta, poi la banconota e infine le lenticchie. Quando mettete le lenticchie dite:
Questo del denaro è il fertile terreno
Esso arriva a me in un baleno
L'albero piantato
da il frutto sperato
E alla fortuna do il via
Così voglio così è così sia.
Ora piantate sopra le lenticchie il vostro albero , cospargete tutto con noce moscata e ripetete le orazioni tutte insieme.
Strofinate con olio la candela su cui avrete precedentemente disegnato due simboli ♾️💰rappresentanti il denaro, mettetela su un porta candele di fronte all'albero e accendetela dicendo:
Questa sacra luce la fortuna direziona
E questo albero da ora funziona
Da lui i soldi crescono
E i suoi frutti ogni giorno si raccolgono.
La vita ci sorride e ci sorriderà
Perché su di me piovono soldi a volontà.
Così voglio
Così è
Così sarà
Ora pensate al fatto che mai mancherà il denaro nel vostro portafoglio.
Quando la candela sarà spenta voi avrete l'albero dei soldi pronto per essere utilizzato.
Le lenticchie andranno cucinate e mangiate e mentre lo si fa si ripete l'orazione:
Questo del denaro è il fertile terreno
Esso arriva a me in un baleno
L'albero piantato
da il frutto sperato
E alla fortuna do il via
Così voglio così è così sia.
La banconota va posizionata in portafoglio come calamita e non va spesa per tutto l'anno, solo alla fine dell'anno o qualora si ripetesse l'incantesimo essa va spesa ma in beneficenza. Dopo averla spesa si ripete l'incantesimo da capo pulendo l'albero come detto sopra perché nel momento in cui il denaro non fluisce più significa che il nostro albero ha assorbito troppe energie negative e va ripurificato.
Quando farlo: tra il 31 dicembre e il 1 gennaio o un giovedì di luna crescente al primo quarto.

martedì 19 dicembre 2023

Preghiera della candela



Spesso quando pregavo e stavo in contemplazione della fiamma mi veniva un senso di angoscia a pensare che avrei dovuto allontanarmi da essa e dalle speranze che nutrivo in quella fiamma.

Avevo bisogno di una preghiera valida che dicesse alla candela, ovunque la accendessi e ovunque mi trovassi anche all'interno di alcune chiese, "ehi, ci sono anche se me ne vado...tu continua a fare il tuo lavoro".

Ho cercato molto e alla fine ho trovato questa. Io la trovo bellissima...

Dopo aver acceso la candela e offerto la nostra preghiera, prima di andar via diciamo:

Una candela da sola non prega ma tu Signore, fa' che questa candela che io ho acceso 

sia Luce perché tu mi illumini nelle difficoltà e nelle mie decisioni e lo sia per gli Spiriti benevoli che tu vorrai inviarmi per aiutarmi,

sia Fuoco perché bruci in me tutto l'orgoglio e l'egoismo e tutti i pensieri negativi che possono giungermi,

sia Fiamma perché tu riscaldi il mio cuore e mi insegni ad amare ed essere amore e perché riscaldi le anime che sono al freddo.

Signore,

non posso restare molto tempo qui;

nel lasciar consumare questa candela

è un po' di me stesso che voglio donarti.

Aiutami a prolungare la mia preghiera nelle attività di questo giorno ed essere grato di ciò che vorrai donarmi.

AMEN


Nella parola "Signore"... ovviamente non c'è solo il dio cristiano...ma c'è tutto ciò in cui crediamo. Non poniamo paletti mentali che chiudono non solo il nostro cervello ma anche il nostro destino.

Questa è una preghiera che già basterebbe a se stessa...io la uso quando sento il bisogno di pregare ma non so bene cosa chiedere allora mi affido ad essa e le dico "FAI TU, MI FIDO".

Basta una piccola candela bianca stretta tra le mani, vicino al proprio cuore per creare una meravigliosa magia.

Ricominciamo dalle candele

 


In questo mio periodo sabbatico ho riscoperto l'importanza delle candele che siano esse in paraffina, soia o in cera d'api.

Ovviamente più esse sono in cera biologica più saranno gradite all'Universo e migliori saranno i risultati in eventuali incantesimi o richieste.

Per chi, come me, ha difficoltà di movimento inutile dire che non è semplicissimo farsele da sé le candele ma vuoi mettere la soddisfazione una volta create?

Esse si impregnano di energie completamente differenti e più personali che una volta che bruciano rilasciano nell'aria e non serve metterle a caricare perché sono già cariche delle intenzioni per cui sono state create.

Quella che vedete in foto è una candela in cera di soia blu/viola che userò la notte di Capodanno per un rituale di apristrade.

C'è un tipo di cera però che sto amando particolarmente ed è quella d'api ma essendo molto costosa la uso davvero con molta parsimonia e solo per occasioni "speciali".

Questa estate ho visto con occhi diversi le api 🐝 che venivano sul mio balcone e ho cercato di non ucciderle perché le vedevo non solo come fonte di rinnovamento per il nostro ecosistema ma come rifornitori primari delle mie candele "speciali" quelle che uso per i ringraziamenti o per richeste particolari.

Il numero di api che popolano un singolo alveare varia in base alla stagione. Durante il periodo invernale sono circa 10-20 mila quelle che si stringono tra loro per superare l’inverno. Con l’arrivo della primavera e la stagione di raccolta, la popolazione dell’alveare comincia a crescere fino a raggiungere il massimo dell’espansione durante la piena estate di circa 90.000 api. Ogni arnia ospita una sola ape regina. La sua dimensione è maggiore rispetto alle altre api. L’ape regina è l’unica feconda e nutrita, diversamente dalle altre, con pappa reale. Essa può raggiungere anche i 5 anni di vita, durante i quali ha un solo compito: quello di procreare. I maschi, o fuchi, sono di dimensioni inferiori alla regina, anche se più grandi delle api operaie. Anche loro hanno una sola funzione: fecondare la regina, incapaci persino di nutrirsi. Il fuco che feconda la regina muore subito dopo l’accoppiamento, mentre gli altri sono scacciati o lasciati morire di fame....la natura a volte ha delle "regole" davvero rigide incomprensibili a noi poveri comuni esseri mortali ma troppe domande none le pongo e se una cosa accade un buon motivo c'è. Dio (inteso come colui che genera tutte le cose quindi l'Universo creatore) è grande e ha una sua logica che non voglio assolutamente sindacare.

Ma torniamo a noi...anzi alle 🐝🐝🍯🌻

Le api operaie sono di piccole dimensioni e hanno una vita media di circa 4 settimane, anche se in inverno possono raggiungere anche i 3 o 6 mesi.
Alle api operaie è assegnato il compito della produzione del miele, la loro vita è scandita da fasi precise:
Dal 4° giorno di vita le larve femmine, destinate a diventare operaie, sono nutrite solo con miele.
La loro prima occupazione appena mature è la pulizia delle celle con la propoli, sostanza antisettica da esse prodotta.
Diventano poi nutrici alimentando, tra le altre, quelle larve che esse prescelgono come future regine, con la sola pappa reale e che producono per mezzo delle ghiandole faringee, trasformando il nettare portato dalle api bottinatrici.
Dal 13° giorno di vita l’apparato digerente dell’ape operaia si completa ed essa avrà il compito della produzione del miele, sempre elaborando nettare e polline raccolti dalle bottinatrici, passandoli di bocca in bocca fino alla completa trasformazione.
Parte del miele e del polline sarà consumata per il sostentamento corrente, mentre una parte è invece conservata nelle cellette, che chiuderanno con uno strato di cera e che servirà per alimentare le larve in periodi di carestia.
L’ape operaia prepara la cera tramite le ghiandole addominali e costruisce i favi, costituiti da cellette esagonali, dove la regina depone le uova e dove conserva miele e polline.
L’ape operaia, con il battito vorticoso delle sue ali, ventila il miele immagazzinato per ridurre la quantità d’acqua, evitando così la fermentazione.
Al 18° giorno l’ape operaia diviene guardiana e il suo veleno diventa più virulento per difendere la porta dell’alveare.
Dal 21° giorno in poi l’ambiente oltre l’alveare, per un raggio di 3 km, diventerà il suo campo di lavoro.
Per gli ultimi 20/30 giorni di vita l’ape, divenuta bottinatrice, affronterà un faticosissimo lavoro di andirivieni tra i fiori e l’alveare per produrre miele, polline e pappa reale.
Le api, per produrre la cera, consumano una quantità di miele che, per il rapporto in peso, oscilla dalle otto alle dieci volte: per un chilo di cera prodotta, diciamo che grosso modo si nutriranno di ben nove chili di miele. E per arrivare a produrre la cera, che avvieranno dopo la prima settimana di vita, mangeranno molto polline, che ricco di aminoacidi, vitamine e fattori bioattivi, servirà loro da stimolo per la maturazione delle otto ghiandole cerarie. Ma non la produrranno per tutta la loro vita, poiché alla fine della terza settimana da adulta, inizieranno a volare fuori per bottinare nettare, polline e resine. E la cera non sarà uguale, come composizione, dai primi giorni fino all’ultima scaglia emessa. Per chi ha una certa sensibilità verso gli animali, basta questa visione per comprendere anche il solo valore biologico della cera. 

Nella parola “cero” è esplicito in italiano il significato della sua origine; anche in arabo candela (šama) ha letteralmente il significato di cera, tanto l’associazione tra il prodotto delle api e la candela è stretto nel ricordo di tempi passati. La fiamma della candela è un piccolo sole che allontana il buio della “notte”.  Il legame poi dell’ape al Sole, alla Luce Bianca (candela da “candida”), sia essa visibile e non, la ritroviamo nelle decorazioni del cero pasquale, dove piccole api sono delicatamente dipinte a mano; anche lo stesso profumo, quando non prevalgono altre profumazioni di oli essenziali mescolati alla cera (incenso e mirra).

Il caldo profumo mielato della cera d’api delle candele dona una nota solare vera rispetto alle montagne di candele, puramente di origine sintetica, profumate (anche della stessa origine) in vendita nei grandissimi centri commerciali. 

Ovviamente le candele che compriamo all'ingrosso nei centri commerciali sono tutte di origine sintetica e con profumazioni chimiche che, per carità, se non si hanno soldo da poter spendere vanno benissimo ma non è di certo la stessa cosa. 

Nei tempi remoti, gli antichi egizi ritenevano che le api fossero nate dalle lacrime di Ra, il Dio Sole. Quando le sue lacrime caddero a terra, vennero trasformate in api che costruirono arnie e produssero miele. Ciò fece sì che la Cera d'Api venisse onorata come sacra e che le candele fatte con la Cera d'Api venissero usate unicamente dai capi spirituali.

In seguito, i greci antichi ritenevano che le api fossero nate spontaneamente da cadaveri animali, e che perciò simboleggiassero la resurrezione e la rinascita. 

Le Api erano venerate in quanto sacre messaggere che portavano le preghiere dalla Terra al Cielo. Ogni cosa creata da queste sacre creature, come il miele o la cera, era considerata un dono degli dei.

Negli insegnamenti cinesi del Feng Shui, le candele di cera d'api portano in una stanza l'energia (ch'i) del fuoco, cosa che si ritiene alimenti la passione e l'espressività.
In ebraico, la parola che indica l'ape, "Dbure", ha origine dal termine "Dbr", ossia discorso, e perciò, tra i primi credenti ebrei, le api simboleggiavano l'eloquenza e l'intelligenza. La Torah afferma: "Lo spirito dell'uomo è la candela del Signore".
Più di recente, nella tradizione cristiana, l'alveare simboleggiava le celle dei monasteri dove i monaci vivevano e lavoravano. Le api erano spesso un simbolo di Cristo, con il loro miele e pungiglione a rappresentare la sua misericordia e giustizia. Una leggenda popolare afferma che le api ronzavano alla vigilia di Natale per onorare Gesù alla sua nascita.
In quanto operaie dell'alveare, le api sono una industriosa e prospera comunità governata dall'ape regina. Ciò portò i francesi a usare le api per simboleggiare tutto ciò che è regale e imperiale. Napoleone I usò il motivo dell'ape sulle sue vesti dell'Incoronazione e sui tappeti del palazzo reale.
Ai giorni nostri, tra i più comuni rituali c'è l'accendere le candele per pregare, per ricordare i defunti, per celebrare l'Avvento o l'ebraico Hanukkah, e per illuminare le icone sacre.
Le candele in cera d’api non sono solo simboli di tradizione e spiritualità, ma anche esempi di sostenibilità. La produzione di queste candele naturali non richiede gli stessi processi industriali come quelle sintetiche, riducendo, così, l’impatto ambientale.
In America Latina, le comunità indigene producono candele in cera d’api come parte della loro tradizione artigianale. Un modo per preservare le antiche tecniche.
Regalare candele in cera d’api durante il Natale è un gesto di rispetto per la natura, per le tradizioni e di condivisione di valori universali di pace e speranza.
Inoltre, oggi sono molto decorative. Tra le forme più amate ci sono le candele a colonna, a spirale e a forma di fiore mentre tra quelle natalizie l’albero o abete, la stella ed il presepe. Io amo molto le classiche a stilo o candelotto tanto che ho comprato una formina in silicone con cui creo le mie candele.

Ieri, girando per i mercatini, sono stata attirata da un profumo di 🍯 miele pazzesco che ho seguito tipo Jerry (il topo di Tom &Jerry)  quando segue volando l'odore del formaggio. Per la prima volta in vita mia non ho battuto ciglio al prezzo delle candele perché ho consapevolezza di ciò che ho comprato...dietro quella candela c'è una vita intera delle api 🐝🐝🐝 e tanta tanta fatica della mano umana che ringrazierò nel momento in cui la userò.

Da qui, dalle candele naturali e fatte a mano ricomincia il mio percorso.


lunedì 18 dicembre 2023

Sto tornando...

 Nella vita a volte bisogna fermarsi. Ci sono quei momenti in cui si è talmente tanto in confusione che non si sa più dove si sta andando e perché si è presa quella strada invece che un'altra.

È successo anche a me, mi sono fatta mille domande sul mio cammino spirituale e sul mio essere "strega"...e ad un certo punto non sono più riuscita a cogliere quei segnali che fino a qualche giorno prima mi facevano capire di essere sulla strada giusta.

Più andavo avanti per forza più stavo male perché non avevo idea di cosa io fossi diventata.

In questo periodo ne ha risentito molto sia la magia che la mia forza fisica venuta meno...e conseguentemente il mio credo ha subito un crollo bestiale. 

Mi sono resa conto che continuando così mi sarei fatta male ma peggio avrei potuto fare male a chi mi stava intorno così mi sono presa un periodo per riflettere  su cosa volevo e su chi fossi realmente.

Mi sono riavvicinata al Cattolicesimo, avendo fatto la catechista per più di 10 anni doveva pur essermi rimasto qualcosa...allora ho ricominciato a frequentare messa, pregare Santi, santificare feste e onorare amici e nemici ma...mi sentivo sempre un pezzettino di cuore vuoto; mi mancava leggere le carte, mi mancava accendere candele e creare incantesimi, mi mancava essere una strega. Ma così come ero non andava bene...troppo chiusa su un unico credo mi stava mettendo dei limiti mentali che si rifacevano sugli incantesimi. Avevo il bisogno di crescere non più come persona ma come STREGA. Allora piano piano mi sono rimessa a studiare altri credo, altri tipi di "magia" e così ho capito che per riempire quel vuoto avrei dovuto accettare che oltre Zeus, Ade, Afrodite esistevano anche Ganesh, Ishtar, Morrigan, Pomba Gira e Santa Marta, San Giuseppe o Maria Stessa...insomma una mole infinita di entità a cui una vera strega dee saper rivolgersi senza per questo pensare di tradire i proprio credo perché il mio credo doveva essere non un pantheon preciso ma LA MAGIA che viaggia su più livelli e su più piani e non devo aver paura di scendere o salire dal mio piano se il mio piano è la Magia.

Piano piano ho ripreso i libri in mano cercando altri tipi di magia che non avesse un pantheon specifico.

Piano piano ho ripreso le carte in mano e piano piano ho ricominciato ad eseguire incantesimi ma stavolta ampliando le mie divinità.

Una volta era l'esorcismo di San Cipriano.

Una volta era l'allontanamento con Santa Morte

Una volta era la vendita della casa con San Giuseppe a testa in giù...e nel frattempo mi sto avvicinando ad una magia semplice e pratica che è l'Hoodoo.

L'hoodoo...essa racchiude tutti i principi che mi mancavano per essere completa anche se poi il percorso magico è un percorso che non finisci mai di studiare...ma ti insegna ad aprire la mente e non fissarti solo su un punto.

Nel momento in cui ho capito chi e cosa volevo essere mi sono rimessa in piedi e ho ricominciato a camminare con uno zaino più pesante perché nel frattempo ho fatto la conoscenza di altre divinità e molte ancora devo conoscerle..ma sono pronta per ripartire e per regalarvi tanti incantesimi che miglioreranno la vostra vita e il modo di essere streghe o stregoni.

Ogni tanto porsi domande e fermarsi va bene e fa bene per cercare di capire a che punto della propria vita ci si trova.

Adesso ho capito che tipo di STREGA voglio essere....quella che usa candele 🕯️ fatte da sé, quella che trasforma una tisana in un filtro magico, quella che va in chiesa per benedire o maledire un chiodo, quella che quando entra in un cimitero guarda ogni buco di ogni tomba per poterci infilare qualcosa, quella che non festeggia solo le festività Wiccan ma anche quelle Cristiane o Induiste o Cinesi...

Voglio essere una strega a 360° per questo motivo mi sentirete parlare di ogni tipo di pantheon a me conosciuto


venerdì 21 aprile 2023

Haì paura che qualcuno ti stia buttando il malocchio?


 
A volte capita di sentirsi strani, di percepire che nell'aria c'è qualcosa che non va.  C'è nervosismo ingiustificato oppure ansia che arriva dal nulla. Probabilmente proprio in quel momento qualcuno, da qualche parte dell'Universo, sta parlando male di te e ti sta buttando addosso negatività. Tranquilli, nulla di preoccupante se la cosa è sporadica o momentanea ma se state leggendo questo articolo è perché credete nel soprannaturale e credete anche che qualcuno possa gettarvi addosso il malocchio.
C'è un rimedio molto semplice ed efficace per contrastare questa cosa.
Solitamente contro malocchi/fatture e quant'altro si usano gli amuleti ma non tutti ne sono provvisti.
Purtroppo può capitare di non avere addosso una protezione adeguata rimanendo così vittime di malocchi.
Cosa fare allora in queste situazioni?
Ci verrà in aiuto il tabacco che si c'è nelle sigarette o per fare le sigarette.
Se siete fumatori userete la sigaretta che fumate solitamente altrimenti andrete in tabaccheria e comprerete l'occorrente per creare delle sigarette.

OCCORRENTE: 1 sigaretta oppure del tabacco e una cartina da sigaretta, unna matita, un carboncino bruciaincenso o un accendino o fiammifero.

Iniziamo col nostro incanto...
* Prendiamo la nostra sigaretta o la cartina della sigaretta.
Su di essa scriveremo MALOCCHIO ABBANDONAMI da una parte e TABACCO PULISCIMI dall'altra. Queste parole le scriveremo con una ✏️ matita...no a inchiostro, mi raccomando! 
*A questo punto se non siamo fumatori prenderemo un carboncino bruciaincenso per fare bruciare il tabacco e lo accenderemo altrimenti terremo un pochino in mano la nostra sigaretta pensando che mentre la fumiamo ci puliremo dalle energie negative.
*Chi non è fumatore ora dovrà posizionare la cartina della sigaretta sul carboncino e il tabacco sulla cartina e accendere il carboncino 
Chi è fumatore a questo punto accenderà la propria sigaretta....qui il fumo NON DOVRÀ ESSERE IN NESSUN MODO INSPIRATO, non stiamo fumando per piacere ma stiamo operando MAGIA. 
Appena avremo il fumo dovremo fare in modo da essere completamente avvolti da esso ....o con l'aiuto delle nostre mani o con l'aiuto di un ventaglietto. Dovremo letteralmente fare il bagno in questo fumo.
Se vogliamo possiamo aiutare la nostra mente anche con una musica di sottofondo che ci rilassi e ci faccia pensare a cose belle... può essere anche rock se ci aiuta ma l'importante è non spararla ad altissimo volume perché ci distrarrebbe troppo da quello che stiamo facendo.
 Se siete moralisti o estremamente salutisti di certo questo non è l'incanto adatto a voi ma è un incanto lasciato a chi ha coscienza che deriva comunque da magia hoodoo ed è perciò magia popolare cubana.
Non segue lunazione in quanto serve a necessità.
Ogni volta che ci sentiamo pesanti possiamo fare questo semplice incanto.
Per cose più elaborate qui troverete altri spunti.


Incantesimo per la guarigione della propria Aura

 Augurandovi buone feste, spero che questo video vi sia gradito. È un incantesimo per guarire la propria Aura personale e per proteggerla da...