La festa di Halloween/Samhain
Come ogni anno ci ritroviamo a discutere su questa festa e, puntualmente, ci si ritrova Cristiani VS Pagani a puntarsi il dito l'uno contro l'altro.
Purtroppo nel corso degli anni questa festa ha assunto connotati sempre più consumistici e ciò che si percepisce è solo il fare festa mascherati come una sorta di Carnevale mignon che dura una notte.
I locali sono pieni di gente mascherata, i boschi si riempiono, gli animali si spaventano per il baccano ed ecco che si perde di vista il vero significato di una festa che io personalmente trovo meravigliosa:
la festa dei defunti.
I morti sin dagli albori sono sempre stati onorati e ricordati con balli, feste, canti, preghiere e offerte.
Essi sono il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro e non hanno nulla a che fare con il consumismo che l'essere umano trasforma per ogni cosa.
Con questa festa, ed una simile la troviamo in Messico con la venerazione della Santa Muerte, si vuole esorcizzare la morte e il suo lato oscuro che tutti temono ma ha davvero origini antichissime e ogni cultura aveva il suo periodo.
Noi pagani usiamo venerare il giorno dei morti il 31 ottobre e in questo giorno cade anche la fine dell'anno solare ma questo perché, a lungo andare nel tempo, si è cercato di uniformare la maggior parte delle culture simili e accorpare in un unico giorno la santa venerazione.
Ad esempio, nel mio Pantheon (Greco), vi erano tre momenti annuali per onorare Ade e Persefone e il loro mondo che veniva aperto per pochissimo tempo e poi immediatamente richiuso. In questo *rito* (diverso dalla FESTA), si cementava il buon rapporto tra la divinità e l'essere umano e molto spesso si facevano sacrifici animali che oggi non si fanno più. L'animale veniva offerto alla divinità e una parte veniva bruciata in onore del Dio o della Dea (la parte non commestibile come peli ossa eccetera) e una parte veniva cotta e mangiata in onore del dio per suggellare l'atto di pace. Con il sangue dell'animale venivano creati sigilli sia sulla fronte delle persone che sul terreno per assicurarsi che se qualora il dio fosse stato adirato non lo sarebbe stato troppo con chi portava il sigillo mentre con le interiora si facevano divinazioni...la Necromanzia. Vi ricordo che stiamo parlando di comunità vissute subito dopo la preistoria dove mangiare l'animale era una necessità infatti molto poco veniva bruciato visto che le pelli servivano per scaldarsi ma anche quel poco bruciato e gettato a terra (libagione) bastava a fare star tranquillo il popolo.
Gli indiani d'America ad esempio cacciavano grossi animali e ne indossavano le pelli perché credevano che indossandole potessero avere la forza, l'astuzia, la vista di quell'animale.
Oggigiorno non è più assolutamente così visto che non c'è più la necessità né di sfamarsi con animali sacrificati né di scaldarsi con pelli. Ma si è comunque perso di vista il vero significato di certi gesti che dall'antichità ci portiamo dietro facendoli in automatico senza chiederci mai il perché lo facciamo.
In questi riti era molto importante la preghiera e le offerte. Una forma di preghiera più elementare era quella costruita da semplici forme verbali come un grido o un lamento o un urlo per poi passare ad una preghiera più strutturata verbalmente con orazioni, danze e canti dove veniva fatta poi la richiesta al Dio in questione...se notiamo ritroviamo questi atteggiamenti nelle culture africane e australiane.
Tornando al mio Pantheon il 28 Ottobre veniva festeggiata la dea Iside, divinità dell'oltretomba egizia; il 1 Novembre veniva fatto un banchetto sacro a Zeus, padre di tutti gli dèi e il 2 Novembre veniva celebrato il terzo momento dell'anno in cui le porte degli inferi venivano aperte e poi richiuse con il Lapis Manalis, una pietra sacra che veniva posta a chiudere un varco simbolico tra i vivi e morti. Infatti le anime dei morti venivano chiamate Mani da qui Lapis Manalis, la pietra delle anime.
Il Capodanno greco invece cadeva con l'equinozio d'estate...e qui sorge spontanea la domanda: perché anche tu lo festeggi il 31 ottobre e non il 21 giugno? Perché io vivo nell'era moderna e non preistorica e nemmeno medioevale dove la maggior parte delle Streghe e dei Maghi festeggiano il loro capodanno nella notte in cui tutto finisce e ricomincia.
Come si può ben notare la festa dei morti (Halloween) non ha affatto origini in America bensì in Europa e grandi divulgatori di questa festa furono gli irlandesi, anticamente dominati dai Celti, tanto che la parola Halloween è la forma contratta di Hallows' Eve, vigilia dei Santi che noi in Italia per influenza del Cristianesimo (anch'esso si è dovuto adattare alle influenze dei più) festeggiamo il 1 Novembre a ridosso del 31 Ottobre.
I Celti, ricordiamolo, erano un popolo di pastori e come tali avevano tempi scanditi da quelli che il bestiame imponeva, diverso dai tempi dei contadini che invece facevano riferimento al cielo con i cicli lunari.
Il 1 Novembre per i Celti terminava ufficialmente la stagione calda e iniziava quella fredda, stagione in cui si riportava il bestiame a valle, si preparavano le scorte per l'inverno e ci si riposava -per modo di dire perché con gli animali e con i campi non si ha mai vero riposo- davanti al caminetto.
Come sappiamo bene per i Celti questa festa era quella che chiudeva il ciclo composto da altre grandi feste dette Sabbat dove ognuna ha il suo significato specifico e si onora un dio o una dea specifici: Yule (21 dicembre), Imbolc (1-2 febbraio), Ostara (21 marzo), Beltane (30 aprile o 1 maggio), Litha (21 giugno -il capodanno greco-), Lughnasadh (1 agosto), Mabon (21 settembre).
Durante questo periodo i Celti per esorcizzare il buio e la paura dei morti, che pensavano tornassero sulla Terra per spaventare i vivi, si vestivano con maschere grottesche e usavano lanterne fatte di cipolle scavate al cui interno era posta una candela così da spaventare gli spiriti maligni durante il tragitto dai monti a valle.
Arrivati a valle festeggiavano con la comunità intorno al fuoco sacro con sacrifici animali (che ricordo mangiavano), danze e canti.
Attraverso le conquiste romane, Cristiani e Celti si fusero e anche se la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani non vi riuscì del tutto tanto che anch'essa si adattò e dal 13 Maggio (festa della consacrazione del Pantheon alla Vergine Maria) la passò al 2 Novembre.
Durante questo periodo si festeggiava per ben tre giorni accendendo fiaccole e torce da mettere fuori dalle porte di casa lasciando cibo e bevande per i defunti che venivano a trovare i loro parenti in vita.
Questa usanza me la porto dietro anche io fin da piccola. Mia nonna tra il 1 novembre e il 3 ci faceva accendere dei lumini e ce li faceva tenere sulle scale con accanto o un bicchiere di vino o un pezzo di pane secco che poi sarebbe andato ovviamente alle galline perché ci diceva che durante questa notte i morti facevano una processione passando per tutte le vie del paese e ogni defunto, arrivato davanti casa propria o dei familiari, si fermata a salutarli e banchettare per poi riprendere la processione e i lumini servivano appunto per illuminare la loro strada...ho sempre amato questa festa più di ogni altra..
Ma tornando a noi...
Verso la metà del XIX secolo, l'Irlanda fu investita da una terribile carestia e molti abbandonano l'isola per dirigersi verso gli Stati Uniti e cercare fortuna là dove crearono una forte comunità mantenendo vive le proprie tradizioni.
Ben presto questa usanza si diffuse in tutti gli Stati Uniti e grazie al cinema, alla televisione e ai libri oltre che per gli immigrati, questa festa arrivò anche in Italia contagiando anche quella parte che di questa festa non ne sapeva nulla... perché tale è diventata perdendo invece il ruolo importantissimo di RITO ONORIFICO PER I DEFUNTI.
Il mio augurio è quello che si ritorni a ritualizzare questo giorno perché i nostri avi sono importantissimi e se oggi siamo quel che siamo e abbiamo ciò che abbiamo lo dobbiamo a loro...il nostro passato è il nostro futuro.
ONORE AI MORTI🎃
ONORE AI MORTI🎃
ONORE AI MORTI🎃
E PACE A LORO!⚰️
🌖🌕🌔